Dispositivi INAIL

Dispositivi INAIL

L'EVOLUZIONE DEL SETTORE IMPIANTISTICO

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una rapida evoluzione del settore impiantistico: i requisiti normativi e legislativi sempre più stringenti, l’evoluzione tecnologica e i numerosi incentivi introdotti con i bonus fiscali, hanno reso fattibili soluzioni impiantistiche innovative che, fino a qualche tempo fa, erano prerogativa solo dei grandi edifici di tipo terziario.

Sono infatti ormai all'ordine del giorno sistemi multi-generatore a più circuiti con trattamento dell’aria primaria e gestione delle fonti rinnovabili, installati in edifici multifamiliari.

Questi impianti, anche se quasi sempre non ricadono tra quelli soggetti a denuncia INAIL, devono comunque essere dotati di una protezione adeguata.

p2061 Art. Gozzi fig. 1

p2061 Art. Gozzi fig. 2

p2061 Art. Gozzi fig. 3

Figg. n. 1, 2 e 3: impianto con pompa di calore water/water e caldaia a condensazione integrata con impianto solare termico (da notare la presenza della valvola di sicurezza e del vaso di espansione per ogni circuito: caldaia, pompa di calore e circuito solare)

La diffusione sempre maggiore degli impianti autonomi, la cui installazione e manutenzione richiedono competenze abbastanza elementari, ha ridotto il numero di tecnici in grado di operare sugli impianti centralizzati: oggi i professionisti hanno quindi necessità di formazione, competenze e del supporto di strumenti informatici aggiornati.

Da questa esigenza nasce la nuova versione 6 di EC736 Dispositivi INAIL, un software grazie al quale è possibile dimensionare i dispositivi di espansione e sicurezza per pompe di calore aria acqua, sistemi ibridi e refrigeratori in conformità alla norma europea UNI EN 12828 - Impianti di riscaldamento negli edifici - Progettazione dei sistemi di riscaldamento ad acqua, e produrre uno schema meccanico secondo la normativa UNI 9511-1 - Disegni tecnici. Rappresentazione delle installazioni. Segni grafici per impianti di condizionamento dell'aria, riscaldamento, ventilazione, idrosanitari, gas per uso domestico.

LA VALVOLA DI SICUREZZA SUL SECONDARIO DI UNO SCAMBIATORE VA INSTALLATA?

La normativa R2009 al cap. R.1.A. punto 3 prescrive: “I circuiti secondari alimentati da uno scambiatore di calore, o riscaldatore di acqua destinata al consumo, nel caso in cui la temperatura del fluido primario sia inferiore od uguale a quella di ebollizione del fluido secondario alla pressione di 0,5 bar (Tp ≤110°C), nel circuito secondario possono essere omessi i dispositivi di protezione, mentre in ogni caso sono necessari i sistemi di espansione”.

Leggendo attentamente il capoverso, sembrerebbe che il secondario di un bollitore, o uno scambiatore con Tp ≤ 110°C, sia protetto dalle sovrapressioni semplicemente con un vaso di espansione chiuso; ciò risulta vero dal punto di vista teorico, ma è lacunoso dal punto di vista pratico.

Applicando la normativa pedestremente, si affida la sicurezza e l’affidabilità di un intero impianto alla tenuta del cuscino d’aria, ma sarebbe sufficiente il vaso scarico e la membrana rotta per generare danni nei punti più deboli dell'impianto e provocare l'allagamento di interi piani.

Inoltre il volume del vaso è calcolato sulla pressione di fine espansione che, correttamente, è pari alla pressione di taratura della valvola di sicurezza, ma se tale dato non fosse presente, quale valore di pressione si dovrebbe usare?

Per questi motivi, il software EC736 prevede sempre la presenza di una valvola di sicurezza e di un vaso di espansione per ogni circuito.

Ovviamente nel caso di uno scambiatore con temperatura sul primario Tp ≤ 110 °C sarà sufficiente utilizzare una valvola ordinaria, senza eseguire le verifiche specifiche per i circuiti primari, come, ad esempio, quella relativa alla massima quantità di vapore scaricabile.

p2061 Art. Gozzi fig. 4

Fig. n. 4: installazione di valvola ordinaria sul secondario dello scambiatore a vaso chiuso

IL CIRCUITO SANITARIO E IL CIRCUITO SOLARE

Normalmente l'impianto solare-termico è composto da due o più circuiti; solitamente è presente un circuito primario chiuso, che preleva il calore dai collettori solari, ed un circuito secondario aperto, che serve per accumulare e distribuire l’acqua calda sanitaria alle varie utenze.

Gli impianti solari soggetti a denuncia INAIL sono quelli relativi al circuito secondario del bollitore, o scambiatore, che hanno una superficie di apertura solare maggiore o uguale a 50 m2 e comunque con potenzialità nominale utile complessiva maggiore di 35 kW.

Nei casi in cui non si ricada nella denuncia d’impianto, bisogna comunque valutare l’espansione, sia per il circuito sanitario, che per il circuito primario solare.

Per il circuito sanitario, va osservato che questa parte di impianto è sempre configurata come un circuito aperto, alimentato in modo costante dall’acquedotto e se non ci fossero i dispositivi di disconnessione obbligatori non servirebbe nemmeno un sistema di espansione, ma, per i problemi legati all'inquinamento, non è possibile reimmettere acqua sanitaria all’interno della rete, pertanto occorre sempre prevedere una valvola di sicurezza ed un vaso di espansione a protezione del circuito sanitario.

Per il circuito primario solare, è necessario gestire un fluido termovettore additivato con una certa percentuale di glicole propilenico dove, in caso di stagnazione, può verificarsi anche la presenza di vapore. In questo caso bisognerà determinare quale sarà il volume d’impianto soggetto alla “bolla di vapore” che, nella maggior parte dei casi, sarà la parte alta esterna e a tale volume si dovrà aggiungere la normale espansione della miscela.

p2061 Art. Gozzi fig. 5

Fig. n. 5: schema tipo di una centrale termica con generatori modulari e integrazione solare

POMPE DI CALORE E REFRIGERATORI

Per le pompe di calore e per i refrigeratori va eseguita la verifica di espansione e, anche in questo caso, si prevede sempre una valvola di sicurezza ed un vaso di espansione.

Poichè la temperatura di riempimento è maggiore di quella dell’impianto in fase di funzionamento, occorre prevedere la giusta quantità di riserva d’acqua all’interno del vaso, per evitare che durante il raffrescamento si creino bolle d’aria all’interno del circuito.

NUOVE FUNZIONALITÀ DEL SOFTWARE EC736 VERSIONE 6

La nuova versione del software EC736, oltre alle numerose funzioni già esistenti, consente di:

  • gestire in automatico, e in un unico lavoro, i circuiti con bollitori per acqua calda sanitaria di qualsiasi tipologia, con uno o più serpentini;
  • gestire la sicurezza e l’espansione per i circuiti primari degli impianti solari termici secondo la norma UNI EN 12977 Impianti solari termici e loro componenti - Impianti assemblati su specifica - Parte 1: Requisiti generali per collettori solari ad acqua e sistemi combinati;
  • eseguire il calcolo del volume di espansione e del volume di riserva anche secondo UNI EN 12828;
  • modellare sistemi con più generatori e scambiatori a piastre associati;
  • gestire circuiti secondari con altezze e potenzialità differenti;
  • utilizzare nuovi schemi di centrale termica tra cui: doppio circuito con vaso aperto sul secondario, pompe di calore generatori secondari e impianti solari con potenzialità minore di 35 kW;
  • visualizzare ed esportare schemi meccanici per i generatori successivi al primo, per comporre schemi complessi tipici dei sistemi ibridi;
  • caricare in automatico dall'archivio Edilclima pompe di calore e refrigeratori;
  • utilizzare il “database” aggiornato dei dipartimenti INAIL.

Inoltre, per semplificare le operazioni di comunicazione con il portale CIVA dell’INAIL, la nuova versione di EC736 permette di compilare e stampare in automatico i modelli “Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà” e “Fasi operative CIVA”.

CONCLUSIONI

Il software EC736 versione 6 non può certo sostituire le competenze del progettista termotecnico, ma può certamente aiutarlo nel dimensionare tutti i componenti necessari dell’impianto e nel produrre, in modo preciso e veloce, la documentazione richiesta a corredo del progetto e della denuncia INAIL.

Pubblicato il: 31/12/2021
Sezione: Impiantistica
Autore: Andrea Gozzi