L’evoluzione normativa nella progettazione delle canne fumarie

L’evoluzione normativa nella progettazione delle canne fumarie

Con la pubblicazione della norma UNI 10641:2013 si è cercato di risolvere alcuni conflitti esistenti tra due norme entrambe in vigore: UNI 10641:1997 e UNI EN 13384-2:2009.

La pubblicazione, nel febbraio di quest’anno, della UNI 10641:2013 ha aggiunto un nuovo capitolo nella continua evoluzione normativa relativa alla progettazione delle canne fumarie nel nostro paese.

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Attualmente, per progettare un sistema di evacuazione dei prodotti di combustione, sia esso in pressione o in depressione, occorre attenersi alle norme:

  • UNI EN 13384-1:2008 - Metodi di calcolo termico e fluidodinamico - Parte 1: Camini asserviti ad un solo apparecchio;
  • UNI EN 13384-2:2009 - Metodi di calcolo termico e fluidodinamico - Parte 2: Camini asserviti a più apparecchi di riscaldamento;
  • UNI 10640:1997 - Canne fumarie collettive ramificate per apparecchi di tipo B a tiraggio naturale - Progettazione e verifica;
  • UNI 10641:2013 - Canne fumarie collettive a tiraggio naturale per apparecchi a gas di tipo C con ventilatore nel circuito di combustione - Progettazione e verifica.

La norma UNI 10641 del 1997 è stata aggiornata anche per superare i punti di conflitto con la più recente UNI EN 13384-2; la nuova versione della norma è “complementare” alla norma europea ed è quindi applicabile solo nei casi non contemplati da essa, ovvero:

  • canne collettive mono-flusso asservite ad apparecchi di tipo C6, con più di 5 innesti (fino a un massimo di 8);
  • canne collettive asservite ad apparecchi di tipo C4 e C8, con meno di 8 innesti.

Il sistema di evacuazione dei prodotti della combustione, per poter essere progettato (o verificato) con la norma UNI 10641, deve soddisfare alcuni specifici requisiti:

  • funzionare solo in depressione rispetto all’ambiente di installazione (in condizioni di funzionamento stazionarie);
  • non avere alcun sistema meccanico di aspirazione dei fumi;
  • essere dotato di apertura o condotto di compensazione (se sono presenti più di 5 innesti);
  • essere collegato solo ad apparecchi di tipo C con ventilatore nel circuito di combustione;
  • essere collegato ad apparecchi della stessa tipologia: tutte caldaie a condensazione o tutte caldaie standard;
  • non avere più di un innesto per ogni piano.

Rispetto alla versione precedente della stessa norma è opportuno evidenziare come non siano più presenti alcune diciture che rappresentavano anch’esse precisi limiti di progettazione, tra cui:

  • […] le canne fumarie collettive e le canne fumarie combinate devono inoltre essere collegate solo con apparecchi del tipo C aventi portate termiche nominali che non differiscano di oltre il 30% in meno rispetto alla massima allacciabile e alimentati da uno stesso combustibile […];
  • […] se dotati/e alla sommità di un comignolo, avere sezione utile di uscita di questo almeno doppia di quella del camino/canna fumaria su cui è inserito […];
  • […] avere andamento verticale ed essere privi/e di qualsiasi strozzatura. Sono ammessi non più di due cambiamenti di direzione purché l’angolo di incidenza con la verticale non sia maggiore di 30° […].

Di seguito è riportato un prospetto riassuntivo per evidenziare quali norme occorre utilizzare per la progettazione di una canna fumaria, in funzione della sua conformazione:

p2044 GL canne fumarie prospetto

NOTA.È importante ricordare che è ancora valido il D.M. 26.3.2004 “Pubblicazione del 20° gruppo di norme tecniche per la salvaguardia della sicurezza approvate ai sensi della Legge 06/12/1971, n. 1083, sulla sicurezza dell’impiego del gas combustibile”, che all’art. 1 afferma che la norma UNI 10641:1997 è adottata ai sensi della Legge 1083/71.
In questa fase quindi risulta ancora essere cogente (a livello legislativo) la versione precedente della norma UNI.

Pubblicato il: 30/06/2013
Sezione: Impiantistica
Autore: G. Luotti