Una nuova tendenza?

Una nuova tendenza?

La Comparato Nello S.r.l., ci segnala una richiesta sempre più frequente di scambiatori atti ad utilizzare il fluido termovettore dell’impianto di riscaldamento a radiatori per produrre fluido a bassa temperatura adatto per alimentare impianti a pannelli radianti.

A tale scopo ha predisposto una linea di prodotti denominati Conter R e ci chiede se è possibile sviluppare una teoria che sia d’aiuto ai termotecnici per un tale tipo di trasformazione.

Le motivazioni addotte più di frequente sono connesse con gli incentivi fiscali molto generosi, che arrivano fino all’80% e che consentono quindi di mettere mano a ristrutturazioni molto importanti su edifici ed impianti di riscaldamento disastrati, sbilanciati e mal funzionanti, per trasformarli in moderni edifici ben isolati e provvisti di impianti molto confortevoli a radiazione.

Un’altra motivazione riguarda il frequente pessimo funzionamento della contabilizzazione indiretta, che non convince in termini di equità e che verrebbe in tal modo sostituita dalla contabilizzazione diretta con contatori di calore.

In attesa di verificare se si tratta di una vera e propria tendenza e data la grande varietà di modalità che si possono utilizzare per l’esecuzione di simili interventi, ci limitiamo per ora a qualche considerazione circa le opere necessarie per realizzarli e alle modalità possibili.

1. La condizione per il riscaldamento a bassa temperatura è la riduzione del fabbisogno energetico dell’involucro, mediante uno o più dei seguenti interventi:

a) isolamento termico del sottotetto o comunque dell’ultima soletta;
b) isolamento termico delle pareti perimetrali:

  • dall’interno, mediante controparete isolante con barriera vapore;
  • mediante riempimento dell’intercapedine con idoneo materiale isolante;
  • con applicazione di un cappotto esterno;
  • tramite installazione di serramenti con doppio o triplo vetro;
  • mediante isolamento della prima soletta.

2. L’approvvigionamento del fluido termovettore dallo stesso impianto termico.

A giudizio del termotecnico esecutore del progetto si potrà:
a) utilizzare l’attacco di un corpo scaldante per alimentare i pannelli di uno o più locali (in funzione del diametro dell’attacco);
b) realizzare un nuovo attacco su un montante di diametro idoneo per alimentare una zona o parte di zona;
c) realizzare un nuovo montante in corrispondenza del vano scale nel caso in cui i condomini che desiderano attuare la trasformazione siano molti (in questo caso abbandonando i montanti si avrebbe anche una drastica riduzione della “spesa fissa” in seguito all’eliminazione delle perdite di distribuzione nei muri perimetrali).

3. La realizzazione dell’impianto a bassa temperatura a pannelli radianti o di altro tipo.

A seconda dell’entità della ristrutturazione si possono prevedere:
a) impianti a pavimento, con opere più invasive, che richiedono lo svuotamento dei locali;
b) impianti a soffitto, con opere che possono essere effettuate nell’appartamento abitato, se pure con disagi;
c) in alternativa ai punti a) e b), in caso di mancato accordo con il condominio, l’utente può prendere in considerazione il “distacco” dall’impianto centrale; in tal caso non potrà prelevare calore dall’impianto centrale, ma dovrà munirsi di un proprio generatore di calore unifamiliare, eventualmente a pompa di calore, per una climatizzazione estate-inverno.

4. La termoregolazione e la contabilizzazione del calore nei nuovi impianti.

Il servizio di termoregolazione e contabilizzazione del calore potrà essere fornito dal modulo Comparato Conter R, appositamente progettato, che comprende:
a) una o più valvole di regolazione modulanti collocate sul punto di distacco dall’impianto centrale, comandate dal o dai termostati ambiente del locale o della zona;
b) un contatore di calore diretto, per la misura del calore effettivamente prelevato dall’impianto centrale, a garanzia di un’equa ripartizione delle spese (assente in caso di distacco); la lettura dei consumi potrà avvenire dall’esterno dell’unità immobiliare, come pure a distanza.

5. Principali vantaggi ottenibili:

a) forte riduzione del fabbisogno di calore e quindi della spesa di riscaldamento in conseguenza soprattutto delle opere di isolamento termico;
b) notevole aumento dell’igiene ambientale attraverso l’eliminazione della polvere trascinata dai moti convettivi provocati dai radiatori, che sono anche causa dell’annerimento delle pareti;
c) eliminazione dei cosiddetti “ripartitori”, che lungi dall’effettuare una misura possono essere causa di notevoli errori nella ripartizione delle spese, per sostituirli con contatori di calore diretti, che eseguono una misura legale del calore prelevato;
d) miglioramento del benessere ambientale potendo disporre in ogni locale o zona della temperatura desiderata.

6. Perché oggi conviene effettuare ristrutturazioni importanti?

a) Perché la finanziaria 2018 prevede sgravi fiscali fino all’80%;
b) perché la finanziaria 2018 prevede per gli incapienti il meccanismo della cessione del credito che, costituendo una garanzia, può essere utilizzata anche per ottenere un anticipo immediato;
c) perché sarà finalmente possibile accedere ad un “fondo rotativo” grazie alla previsione di un fondo di garanzia atto a facilitare l’accesso al credito.

7. Ulteriori esigenze e qualche incertezza.

Un intervento di questo tipo, data la variabilità delle soluzioni, non può prescindere da un accurato progetto di un termotecnico esperto, che dovrà presentarlo in Assemblea per accertare l’entità dei consensi che, a sua volta, subordina fortemente le soluzioni.
È possibile che la laboriosità del progetto e delle decisioni possa costituire un ostacolo alla realizzazione in tempo utile delle opere, senza la certezza che gli incentivi possano essere confermati anche per i prossimi anni.

NOTE

  1. Gli interventi suggeriti non escludono che si possa andare oltre, prevedendo anche il controllo della qualità dell’aria, il controllo dell’umidità e delle condizioni estive, ecc.
  2. Non è necessario che l’intervento riguardi tutte le unità immobiliari; la norma UNI 10200 consente di realizzare anche impianti misti (con contabilizzazione diretta e indiretta); la migliore affidabilità ed equità riguarderà tuttavia la sola contabilizzazione diretta.

 

Pubblicato il: 26/06/2018
Sezione: Impiantistica
Autore: F. Soma