Un esempio pratico di elettrificazione: la riqualificazione impiantistica di un edificio storico

Un esempio pratico di elettrificazione: la riqualificazione impiantistica di un edificio storico

La nuova Direttiva EPBD IV mette in primo piano due concetti fondamentali: quelli di decarbonizzazione ed elettrificazione. Che cosa significa in pratica?
Una soluzione tipica è fornita dal binomio pompa di calore-fotovoltaico. Tale binomio offre, infatti, un triplice vantaggio. Il primo è il ricorso a un vettore energetico “pregiato” (disponibile, flessibile e contraddistinto da una componente rinnovabile), quale è l’energia elettrica. Il secondo è l’incremento dell’efficienza di generazione, ben superiore a quella dei generatori tradizionale. Il terzo è la riduzione dei prelievi elettrici da rete, grazie al contributo dell’energia autoprodotta.
L’ideale sarebbe poi abbinare a quanto sopra un intervento sul fabbricato (es. cappotto termico), che consenta di minimizzare a monte il fabbisogno i di energia utile.
Ma non sempre tutto ciò è possibile. Spesso, infatti, sussistono vincoli edili e impiantistici che non consentono di agire con totale margine di libertà sull’edificio. Un esempio classico è costituito dal caso degli edifici storici, soggetti a vincoli di tipo architettonico.
Anche in questi casi, però, grazie a un’accurata diagnosi energetica e a una progettazione adeguata, è possibile identificare soluzioni soddisfacenti. A tale riguardo, condividiamo l’articolo pubblicato, a pagina 38, sul numero 4 (giugno 2025) di Clima Impianti, rivista realizzata da Orsi Editori (autori dell’articolo: Sergio Colombo, Donatella Soma).
Nel caso di studio approfondito si è riusciti, grazie a una parziale sostituzione dei serramenti e all’installazione di un sistema ibrido, abbinato al fotovoltaico, a incrementare in modo significativo la classe energetica dell’edificio, con conseguente aumento del valore di quest’ultimo.

Pubblicato il: 11/07/2025
Autore: Edilclima